Info corso

crediti ECM
6
Periodo
on-line fino al venerdì 30/04/2021 23:59
Codice ECM
428 – 283081
Destinatari

Medico Chirurgo; Biologo; Farmacista

Non sono possibili nuove registrazioni, mentre i corsisti già registrati possono ancora accedere ai contenuti didattici.

Programma del corso

    • Prima sessione

      • 1 Introduzione alla FAD
      • 2 Introduzione: il ruolo delle società scientifiche nella lotta all’antibiotico resistenza
      • 3 Epidemiologia delle resistenze batteriche: la vision del Microbiologo
      • 4 Le resistenze batteriche problematiche cliniche la vision dell’infettivologo
      • 5 Epidemiologia e clinica delle infezioni resistenti in RSA
      • 6 Lettura Il piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico resistenza
      • 7 Le sepsi in Medicina Interna il problema delle resistenze in area critica di Medicina interna
      • 8 Lettura Up to date sul trattamento delle polmoniti alla luce delle resistenze batteriche
      • 9 Focus sulle evidenze del trattamento delle polmoniti con nuovi antibiotici
      • 10 Caso complesso di gestione di una Polmonite
    • Seconda sessione

      • 11 La terapia antibiotica nel paziente complesso, immunodepresso in medicina Interna
      • 12 Up to date infezione delle vie urinarie alla luce delle resistenze batteriche
      • 13 Come trattare l’infezione da clostridium oggi
      • 14 Caso clinico paziente con infezione da clostridium difficile recidivante
      • 15 I dati di farmacoeconomia della gestione della sepsi in Medicina Interna. *Dati dello studio Snoopii.
      • 16 Take Home Messages
      • 17 Le raccomandazioni AMCLI, FADOI, GISA, FISM per la terapia antibiotica nel paziente complesso in Medicina Interna

Presentazione del corso

Nei reparti di Medicina Interna vengono ricoverati pazienti sempre più fragili, che si trovano esposti al rischio di sviluppare infezioni dovute a microrganismi sempre più virulenti e resistenti agli antibiotici. La scarsità di nuovi antibiotici rende la battaglia sempre più impari. Ci proponiamo pertanto di presentare e discutere i nuovi quadri clinici, i patogeni emergenti, le nuove potenzialità diagnostiche ed il loro corretto utilizzo e le nuove strategie terapeutiche per un trattamento appropriato e a basso impatto sulle resistenze.

L’antibiotico-resistenza è un problema di salute pubblica con impatto crescente su morbosità, mortalità e aggravio dei costi per il sistema sanitario. L’antibiotico-resistenza è un problema globale, ma con differenze epidemiologiche significative nei vari paesi, che riflettono diverse politiche di uso degli antibiotici e una applicazione più o meno rigorosa delle pratiche di infection control. Tra i paesi europei, l’Italia è uno di quelli maggiormente interessati dal fenomeno dell’antibiotico-resistenza.

Sara’ presentato il Piano Nazionale di lotta all’antibiotico resistenza. Problemi di antibiotico-resistenza interessano la maggior parte dei patogeni batterici. Lo Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) resta uno dei patogeni resistenti di maggiore importanza nel nostro paese. I dati più recenti indicano che, nelle infezioni invasive da S. aureus, la proporzione di MRSA è del 38% (uno dei valori più alti in Europa), con un trend stabile negli ultimi anni, a differenza di quanto osservato in altri paesi europei che recentemente hanno riportato un decremento significativo di tale proporzione a seguito di interventi aggressivi per il controllo della diffusione di MRSA. Una simile condizione epidemiologica richiede l’impiego, in terapia empirica, di farmaci anti-MRSA ogni qualvolta si sospetti una possibile eziologia stafilococcica dell’infezione. Di rilievo anche la proporzione degli pneumococchi resistenti ai macrolidi (l’Italia è ai primi posti in Europa, con il 27%), mentre inferiore ma risulta la proporzione degli pneumococchi non sensibili alla penicillina, mantenutasi attorno al 10% nel corso dell’ultimo decennio. Tra i patogeni gram-negativi, Escherichia coli e Klebsiella pneumoniae resistenti ai fluorochinoloni e alle cefalosporine di terza generazione sono andati incontro ad una diffusione rapida e massiccia nel nostro paese, raggiungendo proporzioni molto elevate (41% e 46%, rispettivamente, per la resistenza ai fluorochinoloni, e 20% e 46%, rispettivamente, per la resistenza alle cefalosporine di terza generazione). Tale fenomeno ha causato un incremento considerevole nel consumo di carbapenemi che, a sua volta, sta promuovendo la diffusione di Acinetobacter ed enterobatteri resistenti ai carbapenemi.

L’antibiotico-resistenza interessa maggiormente le infezioni correlate alle pratiche assistenziali, ma non risparmia le infezioni comunitarie. La riduzione dei tempi di degenza e l’evoluzione verso la continuità assistenziale favoriscono la diffusione comunitaria di batteri antibiotico-resistenti selezionati in ospedale. Nelle strutture sanitare, le infezioni resistenti costituiscono una problematica emergente tanto nei reparti ad alta intensità di cura, quanto nelle Unità Operative di Medicina Interna. Si calcola una incidenza pari al 27% nelle UO di Medicina Interna, analogamente a quanto osservato nelle Unità di Terapia Intensiva (14-24%) e delle UO di Ematologia-Oncologia. Fattori di rischio associati allo sviluppo di infezioni resistenti e in particolar modo da Acinetobacter sono: presenza di cateteri venosi centrali e cateteri urinari, ventilazione meccanica, uso di antibiotici ad ampio spettro, recente ospedalizzazione o ricovero in strutture assistenziali, impiego di nutrizione parenterale totale, diabete, emodialisi, recenti interventi chirurgici a livello addominale o ortopedici, stato di immunosoppressione (più frequentemente steroidea, anche alla minima dose di 0,3 mg/Kg/die di prednisone per un periodo superiore alle 3 settimane), anamnesi di patologia emato-oncologica sottoposta a trattamento chemioterapico intensivo. Oggi siamo in attesa di nuovi antibiotici nella speranza di vincere le resistenze batteriche, anche perche’ abbiamo dovuto riutilizzare vecchi antibiotici quali la colistina che per adesso è l’unica arma vincente nei confronti di Acinetobacter multiresistenti e Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi produttrice di carbapenemasi KPC.

Responsabile Scientifico

Prof. Antonino Mazzone

ASST Ovest Milanese, Legnano (MI)


Presidenti del corso

Pierangelo Clerici

Presidente AMCLI

Antonino Mazzone

Vice Presidente FISM

Francesco Menichetti

Presidente GISA


Comunicazioni

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