16:00Introduzione
Dimitri Peterlana
16:15Differenziazione farmacologica degli anticoagulanti orali ad azione diretta (DOAC): implicazioni cliniche
Nicola Ferri
16:35Discussione sui temi trattati
16:45Un update sui nuovi studi nella malattia tromboembolica
Cecilia Becattini
17:15Esperienza della gestione clinica della malattia tromboembolica
Alberto Maino
17:35Discussione sui temi trattati
17:55Take home messages
Dimitri Peterlana
L'argomento proposto risulta di grande rilevanza in Medicina Interna, per frequenza ed importanza. Il trattamento della patologia trombo-embolica ha avuto negli ultimi anni grandi sviluppi grazie alla introduzione di nuove molecole anticoagulanti (DOAC) oltre alla ben nota WKA.
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Nelle ultime linee guida ESC del 2019 si indica che siano questi a rappresentare la terapia di prima linea per la fase iniziale dell’Embolia Polmonare, con gli antagonisti della vitamina K che rappresentano una possibile alternativa con l’eccezione della sindrome da anticorpi antifosfolipidi. Altro importante obiettivo è quello di prevenire la recidiva tromboembolica, che tende a privilegiare un nuovo episodio embolico con una frequenza almeno tre volte superiore ad un episodio di TVP; il vantaggio del proseguimento terapeutico oltre i primi mesi deve però fare i conti con il rischio emorragico e la prosecuzione del trattamento prolungato dell’embolia polmonare con i DOAC è associata ad un profilo terapeutico molto favorevole e soprattutto con i bassi dosaggi indefinita in molte categorie di soggetti. L’evento coinvolge diverse figure: il farmacologo, il ricercatore clinico e il medico clinico.