Introduzione dei lavori
Giuseppe Campagna, presiente FADOI Lazio
Renato Masala, coordinatore Scuola FADOI Lazio sud
Estensione della prescrizione dei DOAC ai MMG: emergenza, esperimento o riconoscimento di un ruolo assistenziale?
Lina Corbi, Latina
Fabrizio Tiratterra, Roma
Dose standard o bassa dose? L’eterno dilemma
Federica Lorenzi, Colleferro
I DOACs nei pz con cardiopatia ischemica e aterosclerosi
Giuseppe Gattini, Roma
La terapia anticoagulante nel paziente anziano fragile
Riccardo Margheriti, Roma
Gestione e trattamento dello scompenso cardiaco in ambiente internistico: I modelli organizzativi
Susanna Busco, Latina
Sicubitril/Valsartan: possiamo ancora parlare di innovazione da testare o di realtà clinica?
Sara Rotunno, Roma
Il rimodellamento cardiaco
Valerio D’Alfonso, Latina
Questo incontro è dedicato a due temi fondamentali nella pratica clinica internisca e geriatrica: il trattamento anticoagulante orale e lo scompenso cardiaco.
Leggi tutto
La prima parte dell’incontro è dedicata ai DOACs, farmaci la cui sicurezza ed efficacia hanno rivoluzionato la terapia dell’ictus nella fibrillazione atriale non valvolare e nel tromboembolismo venoso. Le pubblicazioni dei dati rilevati nella Real World Evidence e i nuovi trial clinici non solo confermano i robusti dati emersi dagli studi registrativi, ma forniscono anche possibilità di trattamento che si estendono a tipologie di pazienti sempre più specifiche. La pratica clinica ha fatto emergere alcune criticità che riguardano soprattutto la gestione di pazienti particolarmente fragili e ad alto rischio emorragico e relative al corretto uso dei dosaggi a disposizione dei clinici. Questo incontro si pone l’obiettivo di riunire gli specialisti per discutere degli ultimi dati pubblicati e presentare le proprie esperienze, in vista di una migliore gestione dei pazienti.
La seconda parte dell’incontro è incentrata sullo scompenso cardiaco. Questa condizione, nota anche come insufficienza cardiaca congestizia, è una patologia purtroppo comune: la prevalenza dello scompenso cardiaco viene stimata intorno all’1-2% della popolazione adulta nei paesi sviluppati, con punte del 10% tra gli ultraseantenni ed una mortalità, ad un anno dalla diagnosi, del 17% tra i ricoverati con scompenso instabile e del 7% tra i pazienti ambulatoriali con malattia stabile. È la principale diagnosi di dimissione di pazienti con più di 65 anni negli USA con un costo annuale di 18 miliardi di dollari.
Analogamente a quanto riscontrato in altre realtà geografiche del Paese, anche nel nostro ospedale lo scompenso cardiaco è una delle cause più frequenti – se non la più frequente – di ricovero in ambiente internisco e geriatrico e molti dei pazienti ricorrono a ricoveri ripetuti. Spesso questo disturbo è causato da malattia coronarica, ipertensione arteriosa o fibrillazione atriale e generalmente peggiora nel corso del tempo. Anche se i trattamenti attualmente disponibili hanno migliorato la prognosi per le persone con insufficienza cardiaca, la malattia rimane pericolosa e altera la capacità del paziente di godere di una vita attiva.
Il presente incontro vuole fornire un’ occasione di approfondimento agli specialisti cardiologi, internisti, geriatri e medici di medicina generale su di un tema di grande attualità e rilevanza. Si focalizzerà l’attenzione sul trattamento dello scompenso cardiaco, patologia di forte impatto clinico, epidemiologico ed economico che coinvolge anche altri organi ed apparati oltre quello cardiovascolare, soffermandosi sull’ottimizzazione degli aspetti gestionali di tale sindrome e sulle nuove terapie disponibili. Saranno presentate le più recenti linee guida europee in tema di terapia medica, le novità in campo diagnosco e nell’ulizzo dei devices. Verranno analizzati gli aspetti più innovativi ed emergenti di questa di diffusa patologia grazie al contributo di specialisti e studiosi affermati a livello nazionale.